venerdì 22 ottobre 2010

Come le note dello spartito che tengo in borsa

Adesso dimmi cosa dovrei fare. Avrei dovuto prendere un treno e non l'ho fatto. Non potevo, ma non importa. Tutto quello che succede qui è solo un contorno. Domani alle 10,00 sarò puntuale al nostro appuntamento, ma non con il corpo. Lui sarà qui, a marcire senz'anima per le strade di una città troppo grande, nel corridoio di un ospedale troppo freddo e troppo triste, aspettando un uomo troppo vecchio per rialzarsi in così poco tempo.
Non c'è il mare, qui. Uscirò dal mio corpo e sarò su quel muretto, quando arriverai.
Vorrei poter fare di più, ma quando metti un granchio in un secchiello, non sempre riesce a tornare al suo scoglio come vorrebbe. Io sono il granchio e tu sei lo scoglio, ovviamente.

Non sono più la tua cura. Comincio a pensare di essere piuttosto un veleno. Ogni giorno ti svegli sapendo che non ci sarò, mandi giù 5 gocce e apsetti che facciano effetto. Devastante. Sì, sono io. Percepisci la distruzione? Ti scorro nelle vene e ti consumo da dentro. Non era mia intenzione. Volevo solo darti il meglio. Dimmelo tu che lo sai più di me. E' questo il mio meglio?

And tell me you love me
come back and haunt me
and I rush to the start.
Running in circles, chasing tails
And coming back as we are.

Nobody said it was easy,
it's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
None ever said it would be so hard.

Im going back to the start.

Una settimana può essere più lunga del normale e io non ne posso più.
Mi hanno detto che ho un viso intenso, da artista. Artista di cosa, secondo te?
Mi hanno detto anche che ho un bel sorriso e che somiglio a mia nonna. E' irrilevante, lo so. Però tu sai chi sono e puoi rispondere alle mie domande. Rispondi per me. Dimmi chi sono. Dimmi chi sei.
Tutto quello che siamo è lì, su quel muretto.
Ma il mio corpo resta fermo qui, ancora per sette giorni.

And take me back to the start.

sabato 9 ottobre 2010

Blog nuovo, vita nuova.

Mi piace il rosso. Mi ricorda capodanno e le notti insonni. Infatti sono le 4 e io dovrei dormire. Invece sono qui, a scrivere il primo post del mio nuovo blog senza avere realmente qualcosa da dire.
Sono così stanca che potrei dimenticare le parole. Avevo in mente un bel discorso sulla noia e sulla vita, su come continui a sba(di)gliare.
La casa è così vuota che mi sento quasi di troppo. Sorseggio la mia camomilla bollente cercando di seguire un pessimo film per bambini.

Avevo solo bisogno di cambiare. Il vecchio blog aveva consumato l'entusiasmo. C'erano troppi ricordi della vita che mi sono lasciata alle spalle. Quindi ora ho un nuovo blog e una nuova vita. E il rosso è il mio colore.

Scialbo e poco eroico come inizio, lo so. Purtroppo non posso fare di meglio a quest'ora della notte, con il corpo sveglio e la mente che vaga nel regno di Morfeo.

Non vi resta che farmi gli auguri.